LeTreScimmiette.info - Angri vista dagli angresi - News

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Un fine settimana tutto campano per Emanuele Filiberto di Savoia, visite ufficiale a Capri e Cetara e una tappa anche alla vicina Pagani.

L'erede di Casa Savoia nella sua tappa caprese ha consegnato lo stemma della Real Casa Savoia ai titolari dello stabilimento balneare "Luigi ai Faraglioni", un riconoscimento che rappresenta una certificazione destinata alle imprese del Made in Italy, espressione dei valori di eccellenza che sanno esprimere. I valori sono stati definiti in un apposito disciplinare tradotti, quindi, in caratteristiche tecniche verificabili.
Il Disciplinare Eccellenza di Emanuele Filiberto di Savoia indica una serie di requisiti da soddisfare per poter ottenere l’italianità e fra questi i servizi e l’accoglienza come eccellenza. Altra condizione è quella della storicità dell’attività che deve operare almeno dal 1970.

Il discendente di casa Savoia, entusiasta dell'accoglienza e colpito dalla bellezza dei luoghi ha poi proseguito il suo Tour per Cetara, Una presenza dal profondo significato: il nipote dell'ultimo re d'Italia, Umberto II di Savoia, ha reso omaggio al borgo colpito dall'alluvione del 24 ottobre del 1910 a cui mostrò immediata vicinanza e solidarietà re Vittorio Emanuele III (bisnonno di Emanuele Filiberto) che si portò sui luoghi della tragedia.

Tra le due tappe ufficiali Emanuele Filiberto si è fermato anche a Pagani, dove in forma privata ha incontrato alcuni politici e diverse aziende locali, realà imprenditoriali in crescita che nell'ultima periodo si stanno affermando per la loro italianità e ricerca di qualità, tra queste anche un'azienda angrese, AM Luxury, durante l'incontro i titolari hanno avuto modo di donare ad Emanuele Filiberto alcune delle loro creazioni.

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sospensione idrica

GORI comunica che a causa di un guasto improvviso sono in corso mancanze d'acqua e abbassamenti di pressione da lunedì 17 giugno 2019 alle 15:00 a martedì 18 giugno 2019 alle 12:00, nelle seguenti zone del comune di Angri:
Via Casalanario,

Via Cupa Mastrogennaro,

Via Alveo Sant’Alfonso,

Via Cuparelle,

Via Ponte Aiello

e Via Del Monte

Link Avviso Gori (clicca qui)

Gli operatori GORI restano a disposizione per ogni ulteriore informazione.


Numero verde 800-218270

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don AlfonsoCinque anni fa Angri salutava con grandissima commozione e dolore la scomparsa di un uomo umile ed indimenticabile, un simbolo per intere generazioni, il Monsignor Alfonso Raiola, ultimo abate della Collegiata di San Giovanni Battista di Angri.

La comunità parrocchiale di San Giovanni Battista lo ricorderà giovedì 25 aprile alle ore 19:00 in una S. Messa solenne di suffragio celebrata dal parroco Mons. Vincenzo Leopoldo. 

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BUSITALIA CAMPANIA avvisa che, con OrdDec76/2019 del 12/04/19 del Comune di Angri (SA), è stato istituito temporaneamente il divieto di transito e sosta su C.so V. Emanuele, tratto compreso tra intersezione via Nuova Cotoniere e via Giudici, dalle ore 08:30 alle ore 18:00, da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile 2019 e comunque fino all'ultimazione dei lavori programmati di demolizione di un fabbricato.

Pertanto, nel periodo indicato e perdurante fino al ripristino della regolare viabilità, viene resa operativa la seguente modifica temporanea di percorso, a carico delle linee 4 (Salerno-Pompei)-50 celere (Pompei-Salerno)-71 (Urbano di Angri)-74 (S. Marzano-Castellammare)-75 (Pagani-Napoli)-83 (Scafati-Università):

in direzione Salerno:
-si servono, in alternativa, di via Dante Alighieri, via Badia, C.so Italia, via Cervinia……percorso regolare

Comunicazione ufficiale su fsbusitaliacampania.it

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Domenica 14 aprile Angri ospiterà le qualificazioni regionali per i campionati Nazionali di Judo.

Appuntamento alle 9:30 con le qualificazioni degli atleti under-21 e le esibizioni dei piccoli judoka dai 4 anni in su.

 

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Mercoledi 10 alle ore 10 avverrà l’apertura del cavalcavia e la concomitante chiusura dei passaggi a livello presenti su via Salice e via Palmentello.

Un’opera che viene completata che permetterà di attivare la nuova viabilità nella zona a confine con il comune di Scafati, con la nuova strada che da via Palmentello garantirà il collegamento per via Salice e viceversa.

Si completa un’altra opera pubblica che agevolerà la viabilità lungo via Salice, con l’utilizzo del nuovo cavalcavia che eviterà i blocchi del traffico per la presenza del passaggio a livello. La nuova viabilità rappresenterà un’alternativa alla Statale 18 per i veicoli in transito da e per Scafati. Abbiamo lavorato, in sinergia con i vertici di RFI e con il comune di Scafati, per garantire l’apertura di questa importante opera che agevolerà il transito anche per i veicoli pesanti lungo via Palmentello nei due tratti e lungo la nuova strada realizzata nel comune di Scafati. Abbiamo risolto definitivamente il problema dei passaggi a livello presenti sul territorio comunale, attivando viabilità alternative, mentre RFI lavorerà per garantire i passaggi utili al transito dei pedoni”.

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il Ciclo Club Angri presenta la 36esima edizione della pedalata ecologica “Benvenuta Primavera” Domenica  28 APRILE 2019 la  38esima edizione della pedalata ecologica "Benvenuta Primavera", una manifestazione sportiva che da quasi quaranta anni coinvolge gli  sportivi angresi e gli amanti della bicicletta. 

Appuntamento in villa Comunale alle 9.30 per la partenza

Buona pedalata e buon divertimento!


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Don enrico smaldone AngriUn Sacerdote e un uomo che dedicò la sua vita ai ragazzi bisognosi, orfani e abbandonati che con il suo spirito riuscì a coinvolgere tantissime persone; nonostante la sua breve vita riuscì a realizzare il suo sogno: "La Città dei ragazzi".

Don Enrico Smaldone nacque il 22 novembre del 1914 ad Angri, zona Ardinghi, in una famiglia numerosissima, era il quinto di 10 figli.

Diede vita al primo gruppo Scout di Angri, mostrando da sempre una innata predisposizione per le problematiche dei ragazzi. Superò guerra, fame e povertà. Intorno al 1949 decise di creare un luogo capace di accogliere bambini e ragazzi, per dare loro una casa, una famiglia, un futuro: "La Città dei Ragazzi".

Don Enrico Smaldone e la Citta dei Ragazzi ad AngriGrazie alla donazione del dott. Giuseppe Adinolfi e al contributo di altri riuscì a dare inizio al suo grande progetto, e tra tante difficoltà portò a compimento il suo intento: dare speranza ai suoi tanti ragazzi. Don Enrico, un uomo che, armato della sola fede, riuscì a compiere un vero miracolo, cioè quello di dare loro non solo un tetto e del cibo, ma anche, e soprattutto, la speranza di un futuro migliore grazie all'insegnamento della dottrina cristiana e all'apprendimento di un mestiere.

Morì prematuramente il 29 gennaio 1967.

Oggi purtroppo la Città dei ragazzi come la sognava lui non esiste più , ma ancora più triste è il fatto che tanti, troppi, giovani non conoscano nulla di lui e delle sue opere.

 

Qui di seguito riportiamo alcune tavole realizzate da Luigi Giordano tratte dal volumetto di 32 pagine pubblicato dall'editrice Gaia di Angri nel 2006 grazie ai contributi del Comune e del liceo classico-scientifico "don Carlo la Mura". Esso è impreziosito dalla prefazione dell' allora Preside Cosmo Schiavo, e dall' introduzione del Vescovo Franco Alfano.

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“Correlazioni astratte”, la mostra di Gianni Rossi

Martedì, 11 Settembre 2018 06:50 Pubblicato in Curiosita'

Giovedì 13 Settembre 2018, alle ore 17,30, sarà inaugurata la mostra, curata da Maurizio Vitiello, “CORRELAZIONI ASTRATTE” con opere recenti, in tecnica mista, dei tre artisti aniconici dell'area campana Eduardo FERRIGNO, Antonio IZZO, Gianni ROSSI, all’Associazione Artistico-Culturale “Eventi”, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania.

Saluti di Enrico Contu e Antonella Giordano.

Intervento critico di Maurizio Vitiello.

Saranno presenti gli artisti.

L’esposizione resterà aperta sino a domenica 23 Settembre 2018; orario galleria: 17,30-19,30.

Catalogo in galleria.

Da anni Eduardo Ferrigno, Antonio Izzo Gianni Rossi saggiano i loro studi e i loro interventi in mostre di gruppo; hanno voglia di esprimersi, di “esserci”, di discutere.

E’ chiaro che la prospettiva del domani è nell’attualità dell’arte.

Il loro procedere è un gioco sottile di rimbalzi; orizzonti, profili, panorami s’interconnettono nelle frontiere comuni.

Oggi abbiamo bisogno di bellezza e di sogni; "La bellezza salverà il mondo" afferma il principe Miškin nell'Idiota di Dostoevskij e “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni” scrive il grande drammaturgo seicentesco che fu Shakespeare, nella sua opera “La tempesta”.

Il loro cammino è accattivante, va verso il “bello” e il loro impegno è sincero; finitime sono le loro impostazioni, e, tra le loro opere, si colgono, si avvertono e si percepiscono “scambi di confine”, nell’alveo di produzioni serissime e nel concreto ventaglio di traguardi raggiunti, già, coerentemente, alle spalle.

Gianni Rossi, gioca, da sempre con titoli orientati, talvolta intriganti, insomma appassionanti, e puntualizza con precisa chiarezza la sua linea, sia grafica che pittorica, che ha avuto, serie dopo serie, passo dopo passo, momento dopo momento, enunciazioni chiare, esplicite, capaci, convinte e persuasive, senza inganno alcuno.

Con disegni e chine ha affrontato tesi e tematiche, indicate e registrate in libri e monografie esemplari.

Il vocabolario segnico-coloristico di Gianni Rossi invita a pensare a uno “screening” puramente giocato nello spazio dei contrappesi visivi, degli accordi cromatici e delle sintesi geometrico-compositive.

Ma il peso, il valore degli impasti è anche giocato, in maniera determinata con materie varie, che sceglie con argute risoluzioni.

Ma sotto c’è una mappatura metaforica e una geografia di combinazioni, puro traslato di immaginazioni, in parte, e di assensi strutturali reali, per l’altra buona metà; insomma, solo una lettura attenta, profonda, combinata riesce a cogliere quanto di vigilato è sui piani partecipi della sua pittura, che intende accogliere il mondo esterno, che filtra nella sua anima e nelle sue acquisizioni mentali.

Ciò che è fuori pareggia con l’intimo sentire.

Più volte, nel tempo, abbiamo scritto su e per Gianni Rossi - basta vedere le indicazioni bibliografiche dei suoi cataloghi - e sempre abbiamo posto l’accento sulla predominanza di una voluta disposizione geometrica di base, combinata ad accogliere un sostrato di matericità, nell’approccio con la tela e con altri supporti.

Ma abbiamo anche informato, i lettori di quotidiani e di riviste, su cui siamo intervenuti, che nell’esercizio pittorico di Gianni Rossi s’espande, sulle affinate e incidenti trame e sui dinamici e pulsanti orditi astratto-geometrici, un pregevole dettato segnico, supportato da una tensione poetica, che pone nel gioco compositivo allusioni di racconti, sottilmente e variegatamente affabulanti, per rendere sensi luministici.

La linea geometrica predominante s’imbeve di tessuti materici, di estensioni logico-spaziali armonizzate, amalgamate, connesse con spiriti di corporeità. Insomma, la linea virtuosa s’aggancia a infrazioni materiche, a palpitanti campiture, a reti ben impastate, dove s’estendono motivazioni di ricerca sul senso della vita e sulla stessa pittura.

Crediamo, che, man mano, i suoi lavori saranno sempre più apprezzati dal mondo della critica e ogni opportuna occasione espositiva permetterà una sempre migliore acquisizione del tracciato segnico-pittorico-poetico che valida un percorso di attenzioni massime al mondo.

L’ attuale tracciato dall’artista Gianni Rossi posiziona commenti e aperture. L’artista si sofferma, in modo esteso, a contenere gli imbarazzi contemporanei e a rilanciare possibili visioni di concordia.

Per l’artista ogni mostra è: “ … Una raccolta di opere poste in sequenza, come un divenire di tempi e realtà, di distanze e luoghi, con un costante approccio al territorio, alla geografia di luoghi, alle luci e alle cromie della realtà vissuta. …”.

Le sue tele si inseriscono nel filone dell’astrattismo contemporaneo in cui a prevalere sono linee segmentate e colori volutamente accesi, brillanti e squillanti, attraverso l’uso di acrilici, collages, impasti di polvere di marmo e di carta, e non solo.

Semplicemente, Gianni Rossi percorre le strade dell’astrattismo di matrice lirica, in cui eleganze curvilinee, fraseggi pittorici, ribattute articolazioni e consistenze materiche sottolineano campiture gravide di umori e di verità, mentre segni, segnacoli e segnali intercettano effetti ludici e sorreggono i tagli più squisitamente geometrici in chiave astratta.

Gianni Rossi sa bene come portare avanti la sua personale, garbata descrizione astratto-lirico-geometrica all’interno delle ricerche delle numerose onde astratto-informali, tanto da essere un punto di riferimento per le nuove leve e motivo di studio per giovani studenti universitari.

Ovviamente, è riuscito a determinare e a definire una sua cifra di riconoscibilità, il che non è poco; anzi, è quel molto che lo potrà sempre decisamente contraddistinguere, ma non solo nella sua terra d’origine.

Chi studia l’astratto-lirico-geometrico deve sapere che questo codice interpretativo è stato investigato e reso da artisti di varie latitudini.

Gianni Rossi regola memoria e maniera, riclassifica le tonalità dei colori, rimedia il senso del taglio per agevolare aperture e uncinare valenze certe, in cui spessori rendono profondità reali e, altre volte, cosmiche.

Riuscire, dopo tanti anni di integra ed esperta carriera, a essere riconosciuto come valido interprete di un segmento qualificato, che fa combaciare le estremità dell’astrattismo lirico e dell’astrattismo geometrico, depone tutto a suo favore.

Oggi, Gianni Rossi nella continuità di una linea raffinata dell’arte si pone nella folta schiera delle firme, accorsate e serie.

Il merito principale dell’artista è di aver raccolto e riattivato le sue prese di coscienza in sviluppi vitali con un esercizio quotidiano, di respiro e di metodo, che non lo stanca.

Oggi, più di ieri, prosegue nell’elaborare un circolo di riconsegne estetiche, consistenti e condivise.

Maurizio Vitiello

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Angri al Militello Independent Film Fest

Giovedì, 30 Agosto 2018 07:38 Pubblicato in Fuori Citta'

(Riceviamo e Pubblichiamo) La Mostra del Cinema è a Venezia ma dal 31 agosto al 2 settembre a Militello Val di Catania, in Sicilia, apre il Miff, ovvero il “Militello Independent Film Fest”, il festival delle chicche e delle rarità cinematografiche.

Sessantuno lavori in concorso – tra lungometraggi, cortometraggi, videoclip e documentari – che verranno proiettati durante le tre giornate, sotto la direzione artistica del regista Daniele Gangemi, mettendo in luce l’atmosfera magica che solo il Cinema regala in una delle città tardo Barocche del Val di Noto.

Grazie anche al contest dedicato ai giovani, il paese si trasformerà in una location a cielo aperto con la produzione di cortometraggi realizzati direttamente dai partecipanti, secondo le indicazioni fornite e nei tempi prestabiliti.

La giuria sarà composta da esponenti eccellenti del cinema internazionale come: il Maestro Paolo Buonvino, il produttore Paolo Saviolo, lo scrittore Ottavio Cappellani, la regista Cinzia Castania, il regista Daniele Ciprì, l’attrice Fioretta Mari e l’attrice e talent scout Manuela Metri.

CONFORM S.c.a.r.l. e PRISM Consulting S.r.l. supporteranno la prima edizione del MIFF, condividendo l’obiettivo generale del Festival di aprire una finestra sul cinema indipendente e nel contempo promuovere la bellezza dei luoghi, l'importanza dei beni culturali e ambientali del territorio per fare di Militello una location nazionale e internazionale per set cinematografici.

Le due Società hanno concluso pochi mesi fa le riprese di un film indipendente dal titolo “Passpartù: Operazione Doppiozero”, regia di Lucio Bastolla, grazie all’esperienza e alla passione del produttore Alfonso Santaniello e di Simona Cisale, Organizzatore generale di Set nazionali e internazionali.

Il film vanta un cast artistico formato da volti noti ed emergenti del cinema, del teatro e della televisione, come Giacomo Rizzo, Premio Alberto Sordi quale miglior attore dell’anno e Candidatura ai David di Donatello per migliore attore protagonista del film “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino, Maurizio Mattioli, Gianni Parisi, Veronica Maya, Yuliya Mayarchuck, Emiliano De Martino, Giacomo Battaglia, Lucio Bastolla e tanti altri ancora, che, attraverso la loro arte e professionalità, hanno creduto in un film totalmente indipendente e contribuito alla realizzazione di una commedia dei giorni nostri, dalle caratteristiche strutturali proprie della “commedia all’italiana”: ambientazione borghese, satira di costume, comicità che tende ad eliminare ogni accento farsesco, per declinare verso un umorismo graffiante e in alcuni casi amaro.

La magica terra cilentana, fonte di ispirazione per poeti e cantori, è stata scelta per raccontare una storia che parla di giovani, dei loro sogni e di un avvincente confronto/scontro generazionale.

La vittoria del bando per la gestione di uno storico palazzo-albergo del piccolo paesino di Ceraso, spinge quattro ragazzi neolaureati (Antonio Santaniello, Vincenzo Esposito, Carola Santopaolo e Ilaria Galizia) a trasferirsi dalla metropoli napoletana al silenzioso Cilento, scoprendo le bellezze e il profondo valore culturale dell’entroterra campano, vero passe-partout per il successo.

Fondamentale è il riferimento alle maschere del teatro di Pirandello.

Ciascun personaggio di Passpartù ne indossa una, dietro la quale tende a nascondersi, percorrendo con leggerezza e comicità un cammino catartico che li porta a ritrovare se stessi.

Un viaggio emozionante che ha dato anima ad una storia capace di riempire gli occhi di bellezza e arricchire l’anima di sentimenti. Passpartù, Operazione doppiozero” è un film che farà sorridere e riflettere sulla vita e i suoi valori.

Augurando un in bocca al lupo al Sindaco di Militello Val di Catania, Giovanni Burtone, e al Direttore artistico Daniele Gangemi, l’invito rivolto a tutti è di non perdere il festival degli appassionati che non vogliono mai sentire la mancanza del cinema, in un palcoscenico indefinibile quale è la Terra che li ospita sotto un cielo a pois giallo, dove infinite mani rimbomberanno per il Loro e Nostro Grazie per questa opportunità.

C.S.

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