LeTreScimmiette.info - Angri vista dagli angresi - News

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Beato Alfonso Maria FuscoAlfonso Maria Fusco nacque il 23 marzo 1839 ad Angri, era il primo di 5 figli. Sin dai primi anni si rivelò il suo carattere  dolce e sensibile.

A undici anni manifestò ai genitori la volontà di diventare sacerdote ed il 5 novembre 1850 «spontaneamente e soltanto col desiderio di servire Dio e la Chiesa», come egli stesso dichiarò molto tempo dopo, entrò nel Seminario Vescovile di Nocera dei Pagani.

Il 29 maggio 1863 ricevette l'ordinazione sacerdotale dall'Arcivescovo di Salerno Mons. Antonio Salomone tra l'esultanza dei suoi familiari e l'entusiasmo del popolo.

Grazie all'incontro con la nobildonna Maddalena Caputo, una giovane di Angri che aspirava alla vita religiosa, il 26 settembre 1878 fondò  l'«Ordine delle Suore Battistine del Nazareno», che in seguito avrebbe preso il nome di Suore di San Giovanni Battista.  

Sfidando i pregiudizi dei tempi, particolarmente radicati nella società meridionale, inviò delle suore alle scuole normali perché potessero conseguire l'abilitazione all'insegnamento nelle elementari e sostituire le maestre laiche nelle proprie scuole.

Beato Alfonso Maria Fusco AngriIl 2 agosto 1888 il vescovo approvò la regola della Congregazione delle suore di S. Giovanni Battista.

Sin dal 1904 una comunità di suore battistine si stabilì ufficialmente negli Stati Uniti d'America.

Don  Alfonso Maria Fusco  morì ad Angri il 6 febbraio 1910.

La sua scomparsa fu sentita da tutta la comunità angrese.

Il 12 febbraio 1976 il Papa Paolo VI ne riconobbe le virtù eroiche;

il 7 ottobre 2001 il Papa Giovanni Paolo II  lo proclamò beato indicandolo  come esempio ai sacerdoti, definendolo un grande educatore e un  protettore per  poveri e bisognosi.

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Martedì, 04 Febbraio 2014 08:21

Angri saluta il dottore Carlo Sparano

Angri piange la morte del dottore Carlo SparanoIl dottore Carlo Sparano è uscito di scena in punta di piedi, ma forse aveva sicuramente da insegnare, ancora oggi, a tante persone, l’amore per il suo lavoro, che lo aveva affascinato fin da piccolo.

Titolare dell’omonima storica farmacia di via Cervinia, eredità paterna, considerata la Farmacia più antica di Angri da quattro generazioni, (dal fondatore dott. Francesco, Carlo,Anna Maria, Maria e Francesca), con il fratello Elio ne condivise, con passione e dedizione la sua gestione. 

Oggi sicuramente la città piange un altro personaggio conosciutissimo,stimato ma soprattutto amato da tutti per la sua memoria storica fatta non solo di aneddoti ma anche di una grande repertorio fotografico vera testimonianza della vita dell’ultimo secolo in città. Sparano ne è stato geloso custode.

E fu proprio che nel 1995 che ebbi il piacere di contattarlo, per il cortometraggio filmico de “A’Livella”, della quale anche il dottore Sparano fece parte calandosi con passione ed arte unica in maniera perfetta nella parte del Marchese. I solenni funerali del medico 88enne si terranno Mercoledì , 5 Febbraio nella chiesa di Costantinopoli alle ore 09.00. Sparano non nascondeva anche la passione per il pianoforte, il canto ma soprattutto si dilettava a recitare.

JeanFranck Parlati

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Don Giovanni Longobardi

Questa mattina è tornato tra le braccia del Padre don Giovanni Longobardi, un giorno tristissimo per l'intera comunità religiosa angrese.

Don Giovanni, nato ad Angri il 28 aprile del 1925, tra pochi mesi avrebbe compiuto 89 anni, ordinato sacerdote nel 1948, lo scorso luglio festeggiò i suoi 65 anni di sacerdozio.

Un Sacerdote buono e semplice che resterà un ricordo indelebile per tutti  coloro che lo hanno conosciuto.

A ricordare la sua scomparsa anche il Vescovo Giuseppe Giudice. A lui e alla sua famiglia va il pensiero e l'affetto di tutta la comunità.
Le esequie si svolgeranno domani, 3 febbraio 2014, alle ore 15.30 presso la Parrocchia della Ss. Annunziata ad Angri.

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Salone Internazionale GelateriaSIGEP è la vetrina delle eccellenze di questa economia, la ribalta mondiale utilizzata per la presentazione delle innovazioni tecnologiche e per il lancio di nuovi prodotti.

Il 35° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali è stato ospitato al Quartiere Fieristico di Rimini.
Tra i settori espositivi abbiamo trovato: SIGEP gelateria, SIGEP pasticceria , SIGEP cioccolateria, SIGEP panificazione, SIGEP caffè.

La capitale del turismo ha ospitato materie prime, ingredienti, attrezzature, macchinari, arredamento e tanto altro. Oltre questo si sono tenuti vari eventi di rilevanza mondiale.
L´area espositiva di SIGEP 2013 si è articolata in 27 padiglioni del quartiere fieristico. 90.000 i mq di esposizione con 874 aziende presenti. Tra i principali obiettivi dell'edizione figurano lo sviluppo di un sempre più alto tasso d´internazionalità e una messa a punto ancor più precisa e qualitativa del profilo dei visitatori con novità e tendenze da tutto il mondo.
In rassegna tutte le novità quanto a materie prime e ingredienti, impianti e attrezzature, arredamento e servizi per gelateria, pasticceria e panificazione artigianali.
L’ingresso all’evento è stato a pagamento, con una tariffa intera di 55 euro per chi non possedeva l’invito. Il prezzo è stato così elevato per evitare che folle immense di curiosi “attaccassero” la fiera togliendo spazio agli interessati; i biglietti potevano essere acquistati anche dal sito internet, mentre il prezzo del parcheggio, per l’intera giornata, è stato di 12 euro.

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antonino russo angriLa salma di Antonino Russo tornerà ad Angri, nella sua abitazione, nella mattinata di mercoledi 22 gennaio 2014, dove riceverà l'ultimo saluto dei suoi cari e dei tantissimi conoscenti e dipendenti.

Le esequie muoveranno alle ore 15.00 da via dei Goti 204, verso il Santuario Gesù Bambino (Casa Russo - Sant’Antonio Abate) dove verrà celebrato il funerale. Al termine del rito funebre la salma sarà accompagnata al Cimitero di Sant'Antonio Abate (NA).

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Domenico de VitoAngri piange la scomparsa di una leggenda del calcio,  anche se forse sconosciuto a tanti giovani e giovanissimi, Domenico de Vito, classe 1927, (Angri, 27 maggio),  è stato uno dei grandi campioni del calcio Italiano.

Centravanti e ala, inizia in Serie C con la Scafatese per poi giocare in Serie B dopo la vittoria del campionato da parte dei gialloblu nel 1946  Dopo un campionato di Serie B, passa al Livorno nel 1947 e esordendo in Serie A il 14 settembre di quell'anno in casa contro il Vicenza.  A Livorno gioca un campionato, e l'anno successivo torna in Campania alla Salernitana appena promossa in Serie A.

Nel 1949 il Livorno lo cede in Serie B alla SPAL. Qui avrà modo di conoscere, facendo tandem d'attacco con lui, Giovanni Ciccarelli che rappresenterà la svolta della sua carriera. De Vito realizzerà 22 reti e Ciccarelli 17, la SPAL non verrà promossa ma il duo De Vito-Ciccarelli salirà in Serie A destinazione Triestina.  A Trieste resterà 3 stagioni nella massima serie - 2 in coppia con Ciccarelli. Torna poi a Ferrara, dove gioca due campionati.

Nel 1955 passa in IV Serie alla Reggina.  Vinto il campionato, De Vito gioca altri 2 tornei di Serie C con la Reggina per tornare poi, nel 1958, a Scafati e chiudere di lì a poco con il calcio giocato e iniziando una lunga carriera di allenatore in squadre meridionali di Serie D e C e tra queste la Palmese e la Nuova Vibonese.

In Serie A De Vito ha disputato 136 gare segnando 27 reti.

(wikipedia)

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F.lli TedescoDurante la presentazione del libro dedicato all'azienda angrese "F.lli Tedesco & C", intitolato "L'AZIENDA TEDESCO DI ANGRI. MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE", il signor Raffaele Tedesco, uno dei titolari dell'azienda, in un suo intervento, parlando del momento delicato che vive l'economia italiana e mondiale con grande umiltà e spirito critico ha esposto chiaramente la sua ricetta per uscire dalla profonda crisi che viviamo da anni, in una lettera indirizzata a politici e governanti, per la quale non ha mai ricevuto alcuna risposta, il sig. Raffaele parla del suo essere imprenditore, delle difficoltà che vive oggi un'azienda che mette al centro di tutto i suoi dipendenti e della sua idea di ripresa, incentrata sul come mettere in circolo il denaro necesssario a risvegliare un sistema ormai spento.

Qui di seguito riportiamo la lettera integrale del sig. Tedesco:

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telefono persoNel giorno della vigilia di Natale, il 24 dicembre, in via Enrico Fermi, nei pressi della palestra Flora, è stato perso un telefono cellulare, un Sony Xperia U di colore bianco.

Il telefono, di basso valore economico e malridotto, ha per il proprietario un grande valore affettivo.

Il proprietario lo sta cercando e offre anche una ricompensa per il suo ritrovamento.

Chiunque ne avesse notizie può contattare direttamente "letrescimmiette", clicca qui

 

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lazienda-tedesco-di-angri-modello-di-sviluppo-economico-e-socialeDomenica mattina nella sala degli affreschi del Castello Doria, durante la manifestazione "Dolci & Golosi 2013" la presentazione del libro: "L'AZIENDA TEDESCO DI ANGRI. MODELLO DI SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE". Un libro fortemente voluto con lo scopo di far comprendere l'impatto economico e sociale che può avere un'azienda sul territorio! Non un romanzo, non un giallo, ma un libro tecnico che parla di un'azienda angrese che negli anni ha raggiunto obiettivi impensabili.

Il libro, scritto da Massimiliano Cascone, analizza anche numericamente una realtà ormai affermata della quale i Fratelli Tedesco hanno fatto una ragione di vita.

Un'impresa nata nel 1972 dal fondatore Gerardo Tedesco, ora gestita dai tre fratelli, Raffaele, Salvatore e Vincenzo, che giorno dopo giorno stanno trasmettendo le loro conoscenze alla terza generazione, i loro figli. Una realtà produttiva che rappresenta la "ricchezza" di una intera comunità, parte trainante insieme a tante altre attività locali per lo sviluppo economico della nostra città. Mentre negli anni settanta vedeva al lavoro solo 4 persone oggi è una grande famiglia, oltre 40 lavoratori impegnati in una vastissima produzione di dolci semilavorati.

Una produzione intorno alla quale ruotano altre 56 aziende, un modello di sviluppo economico italiano basato sulla famiglia e sulla gastronomia, pregi italiani rari nel tessuto nazionale. Una ditta con potenzialità di crescita enormi, basata su innovazione e ricerca, che nonostante i limiti della nostra burocrazia è pronta a conquistare mercati come quelli cinesi e russi, disposti ad investire nelle nostre eccellenze.

In un mondo che non ha aspettative di crescita, la F.lli Tedesco non ha mai lamentato gli handicap del Sud, puntando al massimo sulla sinergia tra impiegati e datori di lavoro.

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Martedì, 26 Novembre 2013 12:38

La Doria: Marchio Angrese nel Mondo

La DoriaAngri,  nei tempi d’oro, è stata la patria delle aziende divenute Internazionali con marchi famosi ancora oggi. Dopo aver parlato dell’Elvea, ecco la Doria.
La Doria nasce nel 1954 ad Angri, nell'Agro Nocerino Sarnese. Denominata “Distretto dell’oro rosso”, grazie, all’epoca,  alla forte coltivazione del pomodoro San Marzano, la cui massiccia presenza contribuì allo sviluppo di un distretto agroindustriale che ancora oggi rappresenta il principale polo produttivo Nazionale nel settore delle conserve.
Sin dagli inizi la Doria riuscì ad assumere un ruolo di prim’ordine nella leadership Internazionale, principalmente in quello delle conserve alimentari.
Col passare degli anni, l’Azienda riesce ad acquisire posizioni importanti anche nel mercato estero, soprattutto attraverso le Private Labels.
Nel decennio d’oro, dal 1980 al 1990, la Doria realizza un piano di espansione e di crescita, riesce a raddoppiare la capacità produttiva grazie, anche, all’acquisto e alla modernizzazione degli impianti.
Nel 1995 l’Azienda viene quotata alla Borsa Valori di Milano, questo fa si che negli anni, grazie alle risorse della quotazione, applichi una politica di acquisizioni confermando la politica dell’accrescimento Nazionale ed Internazionale.
Questo è anche l’anno in cui l’azienda viene certificata ISO 9000.
Dal ’95 ad oggi la Doria è riuscita ad essere costante nel suo intento. Ha acquisito svariate aziende, in modo da garantirsi un ruolo di prim’ordine e una qualità produttiva sempre migliore e in costante crescita.
Attualmente il Gruppo, che occupa 403 dipendenti fissi e oltre 1500 stagionali, è presente in Italia con 5 stabilimenti produttivi e in Gran Bretagna con una Società di trading.

Pubblicato in Curiosita'

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