Angri: il 118 nella nuova sede di Via di Giacomo
Con il passaggio del 118, che segue quello della Guardia Medica, da Fondo Badia a Via di Giacomo, è stato completato il trasferimento del distretto sanitario angrese.
Con questo ultimo passaggio, avvenuto nella serata di giovedi 8 maggio, viene completamente dismessa la struttura di Fondo Badia completando così il piano di riqualificazione dei servizi sanitari sul territorio di Angri.
Angri, trasferimento Guardia Medica: da lunedi 7 Aprile in via di Giacomo
Da domani lunedi 7 aprile (ore 20.00) la Guardia Medica di Angri si trasferirà da Fondo Badia a via Salvatore di Giacomo, numero 1, a comunicarlo la Direzione dell’ASL Salerno, trasferimento temporaneo in attesa del nuovo distretto sanitario.
Angri: bambina di due anni salvata dai sanitari della “Castello”
Una bambina di appena due anni ha avuto una crisi respiratoria mentre si trovava nell’asilo nido di viale Europa. Erano circa le 15.30 di questo pomeriggio (mercoledi 26 marzo), quando la piccola ha avvertito la crisi, forse legata da epilessia per febbre. Immediati sono scattati i soccorsi che hanno allertato il 118. Sul posto immediato l’arrivo dei sanitari del Pronto Intervento della Castello, che hanno dovuto praticare la respirazione bocca a bocca, perché la piccola si presentava cianotica e aveva evidenti difficoltà respiratorie. Decisiva l’esperienza del medico di bordo.
Grazie alla respirazione bocca a bocca la bambina è ritornata a respirare da sola, per poi continuare ad essere aiutata dal pallone ambu. Trasportata nel nosocomio di Nocera Inferiore la piccola ora è ricoverata nel reparto di pediatra in osservazione, e grazie alle cure dei sanitari del 118 e dell’ospedale respira autonomamente ed è fuori pericolo di vita. Gli angeli del soccorso ancora una volta sono stati provvidenziali.
JeanFranck Parlati
Noi con l’Italia: soddisfazione per la dislocazione del distretto sanitario
(Riceviamo e Pubblichiamo) L’associazione Noi con l’Italia esprime soddisfazione per la sottoscrizione odierna dello schema di convenzione tra l'Asl Salerno e il Comune di Angri al fine di attuare la dislocazione del distretto sanitario presso la struttura di via dei Goti.
“L’ente comune ci ha messo più di tredici mesi, dalla prima deliberazione dell’Asl in tal senso, -ha affermato Franco Incoronato, presidente di Noi con l’Italia- per decidere se dare l’ok alla convenzione, la cui sottoscrizione non era soltanto un fatto meramente formale ma necessario per realizzare concretamente la dislocazione e per dare il via ai lavori di adeguamento funzionale della struttura. A nostro avviso l’enorme ritardo con cui l’amministrazione comunale ha gestito questa vicenda ha un’unica motivazione: antiche contrapposizioni politiche che, forse, il sindaco Mauri non è riuscito ancora serenamente a superare verso il direttore generale dell’Asl Squillante.”
L’associazione Noi con l’Italia in questi mesi ha chiesto tantissime volte all’amministrazione comunale di sottoscrivere al più presto lo schema di convenzione con l’Asl. Una scelta, la cui concreta attuazione -che finalmente è avvenuta questa mattina!- è stata sottoposta, purtroppo, ad una serie di incomprensibili ritardi…
Incontro tra Pasquale Mauri e Antonio Squillante: accordo sul trasferimento del distretto sanitario
Dopo un incontro tra Pasquale Mauri e Antonio Squillante, i due esponenti Angresi che rappresentano rispettivamente il comune di Angri e l'Asl, sembra finalmete arrivata alla conclusione la questione legata al trasferimento del distretto sanitario, con l'assunzione delle reciproche responsabilità per il bene della cittadinanza il tanto atteso trasferimento avverrà.
Lettera aperta di un giovane angrese ai dirigenti e medici ASL SA1
Pubblichiamo la lettera scritta, e diffusa sui social network, da un giovane angrese, Carmine, nella quale si chiede rispetto e considerazione per gli ammalati costretti a subire continui disservizi.
"Cari dirigenti e medici dell’ASL SA1,
dopo l’ennesima esperienza di mala organizzazione sanitaria e di mancanza di rispetto verso i pazienti mi sono deciso a scrivere questa piccola lettera nella speranza che possa essere condivisa da quanti desiderano un miglioramento della nostra sanità dell’Agro.
Innanzitutto,vi ringrazio (i miei genitori mi hanno insegnato a riconoscere sempre il merito), perché grazie al vostro lavoro e alla vostra conoscenza posso ancora godere dell’affetto di mia madre.
Dopo i ringraziamenti, viene la denuncia. Mia madre è una di quei pazienti che sta soffrendo da più di un mese a causa dell’infezione del port (tecnicamente port-a-cath) che dovrebbe aiutarla nella somministrazione di terapie, ma che invece la costringe a stare in casa per febbri improvvise che potrebbero causare anche gravi scompensi cardiaci (come abbiamo scoperto solo ora). La mia prima domanda è questa: è possibile che i medici di base non vengano informati di una così grave infezione, anche se riguarda un numero esiguo di pazienti? Molti medici ignorano questa situazione.
Da quando ci hanno avvertito di questa infezione, siamo andati ben due volte in ospedale. In entrambi i casi siamo stati costretti a fare lunghe attese in sala d’aspetto, perché si convocano tutti i pazienti alla stessa ora e, di conseguenza, si crea un enorme caos, mal gestito dal poco personale in servizio. Non solo questi pazienti (e davvero sono tali) hanno dovuto subire l’infezione causata dalla scarsa accortezza di un dipendente ASL, ma devono anche stare male e fare lunghe attese snervanti senza che nessuno dica loro quanto tempo manca e cosa dovranno fare di preciso. Allora mi vengono altre domande: quando costa organizzarsi per scaglionare i pazienti? Farli venire ad orari diversi non faciliterebbe anche il lavoro di smistamento dell’accettazione? Non aggiungo altro per non annoiare.
Qualcuno ci ha proposto di fare una causa per chiedere un risarcimento, anche se non siamo benestanti, ho risposto di no. Non voglio i soldi dell’ASL perché sono anche i miei soldi e perché il danno subito è sopportabile. Piuttosto mi piacerebbe che le mie tasse fossero spese meglio, per una maggiore organizzazione e per dare ai pazienti il rispetto ed il servizio che meritano.
Spero di ricevere una risposta da almeno un dirigente o un medico, ma soprattutto spero di ricevere una risposta nei fatti: attese più brevi; appuntamenti precisi (o almeno decenti); cartelle cliniche in ordine; ecc. Non chiedo tanto, chiedo ciò che mi spetterebbe in un paese civile!"
Carmine