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Gerardo Tedesco

Gerardo Tedesco

Salone Internazionale GelateriaSIGEP è la vetrina delle eccellenze di questa economia, la ribalta mondiale utilizzata per la presentazione delle innovazioni tecnologiche e per il lancio di nuovi prodotti.

Il 35° Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali è stato ospitato al Quartiere Fieristico di Rimini.
Tra i settori espositivi abbiamo trovato: SIGEP gelateria, SIGEP pasticceria , SIGEP cioccolateria, SIGEP panificazione, SIGEP caffè.

La capitale del turismo ha ospitato materie prime, ingredienti, attrezzature, macchinari, arredamento e tanto altro. Oltre questo si sono tenuti vari eventi di rilevanza mondiale.
L´area espositiva di SIGEP 2013 si è articolata in 27 padiglioni del quartiere fieristico. 90.000 i mq di esposizione con 874 aziende presenti. Tra i principali obiettivi dell'edizione figurano lo sviluppo di un sempre più alto tasso d´internazionalità e una messa a punto ancor più precisa e qualitativa del profilo dei visitatori con novità e tendenze da tutto il mondo.
In rassegna tutte le novità quanto a materie prime e ingredienti, impianti e attrezzature, arredamento e servizi per gelateria, pasticceria e panificazione artigianali.
L’ingresso all’evento è stato a pagamento, con una tariffa intera di 55 euro per chi non possedeva l’invito. Il prezzo è stato così elevato per evitare che folle immense di curiosi “attaccassero” la fiera togliendo spazio agli interessati; i biglietti potevano essere acquistati anche dal sito internet, mentre il prezzo del parcheggio, per l’intera giornata, è stato di 12 euro.

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La Doria: Marchio Angrese nel Mondo

Martedì, 26 Novembre 2013 12:38 Pubblicato in Curiosita'

La DoriaAngri,  nei tempi d’oro, è stata la patria delle aziende divenute Internazionali con marchi famosi ancora oggi. Dopo aver parlato dell’Elvea, ecco la Doria.
La Doria nasce nel 1954 ad Angri, nell'Agro Nocerino Sarnese. Denominata “Distretto dell’oro rosso”, grazie, all’epoca,  alla forte coltivazione del pomodoro San Marzano, la cui massiccia presenza contribuì allo sviluppo di un distretto agroindustriale che ancora oggi rappresenta il principale polo produttivo Nazionale nel settore delle conserve.
Sin dagli inizi la Doria riuscì ad assumere un ruolo di prim’ordine nella leadership Internazionale, principalmente in quello delle conserve alimentari.
Col passare degli anni, l’Azienda riesce ad acquisire posizioni importanti anche nel mercato estero, soprattutto attraverso le Private Labels.
Nel decennio d’oro, dal 1980 al 1990, la Doria realizza un piano di espansione e di crescita, riesce a raddoppiare la capacità produttiva grazie, anche, all’acquisto e alla modernizzazione degli impianti.
Nel 1995 l’Azienda viene quotata alla Borsa Valori di Milano, questo fa si che negli anni, grazie alle risorse della quotazione, applichi una politica di acquisizioni confermando la politica dell’accrescimento Nazionale ed Internazionale.
Questo è anche l’anno in cui l’azienda viene certificata ISO 9000.
Dal ’95 ad oggi la Doria è riuscita ad essere costante nel suo intento. Ha acquisito svariate aziende, in modo da garantirsi un ruolo di prim’ordine e una qualità produttiva sempre migliore e in costante crescita.
Attualmente il Gruppo, che occupa 403 dipendenti fissi e oltre 1500 stagionali, è presente in Italia con 5 stabilimenti produttivi e in Gran Bretagna con una Società di trading.

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Angri, Elvea: un’azienda che riecheggia nel mondo

Venerdì, 25 Ottobre 2013 21:20 Pubblicato in Curiosita'

ElveaLa grande e imponente azienda ELVEA fu fondata nel lontano 1885 dalla famiglia romana VITELLI. Strategicamente sorta nei pressi della stazione ferroviaria di Angri in modo da permettere ai treni merci di spedire direttamente oltre i confini.
Uno dei tanti cavalli di battaglia è sempre stato il pomodoro conservato in scatola o in bottiglia, ma negli anni ’40, affiancato al tradizionale punto di forza, venne introdotta la cotognata: una marmellata di mele cotogne che, perfezionata grazie alla collaborazione di Eliodoro Del Pezzo, allievo di Caflish di Napoli, importante marchio borbonico, ebbe un forte successo sull’intero planisfero.
Agli inizi degli anni ’50, l’azienda, sotto la guida di Arturo Vitelli, lavorava qualsiasi cosa conservata.
Successivamente fu rilevata dalla società SPINETA di proprietà dei Conti Delbalzo. Con i nuovi proprietari, conobbe il suo periodo più scuro, la produzione fu dismessa e la proprietà passò al Gruppo AR diretto dal Sig. Antonino Russo.
Nello stabilimento fu messa in funzione una linea di produzione di barattoli metallici per i pomodori pelati, mentre la restante parte della struttura fu adibita a deposito conserviero.
Adiacente all’Elvea scorre il tanto discusso canale di San Tommaso, famoso negli anni passati col nome di: “O’ ciummariell e Vitell”.

Il marchio ELVEA, famoso in tutto il mondo, ancora oggi è richiesto in esclusiva da Stati come Belgio e Liechtenstein.
Un erede della famiglia Vitelli, Luigi, ha conservato il prestigioso marchio fondando un’azienda di commercializzazione con etichetta “ELVEA”, situata a San Valentino Torio.

Nel cuore e nella mente degli angresi, oggi di una certa età, è rimasto il suono della sirena detta “Tufa” che preannunciava la fine e l’inizio dei vari turni di lavoro, sia di giorno e di notte. All’udire del potente suono ognuno esclamava: “A’ tufa e Vitell’!”.

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Angri e il Bar Ribo': una storia di oltre 70 anni

Lunedì, 16 Settembre 2013 22:23 Pubblicato in Curiosita'

Cafe RiboTra il castello di epoca romana e il parco Doria, fondati nel lontano 1400 e poi radicalmente cambiati dal principe Marcantonio Doria, uno dei bar più antichi di Angri, il Ribò, con una storia di oltre 70 anni. 

Nasce negli anni ’40. Inizialmente non come bar, ma come cantina-osteria, strutturato con una veranda aperta, dove si poteva consumare del cibo o del vino. Dopo circa due decenni, chiusa la cantina, aprì il Bar Raiola di Salvatore Raiola proprietario dell’immobile fino agli anni ‘70, la veranda fu chiusa con una intelaiatura in ferro.

Cafe RiboVerso la fine dello stesso anno il bar fu rilevato dai due baristi dello stesso, ma col passare di qualche mese rimase un solo socio: Vitolo.  Questo è stato il periodo più difficile per il bar poiché maltenuto e trascurato. La struttura “a veranda” restò intatta fino al 1984, quando, rilevato da Rispoli e Bordone prende il nome, ancora attuale, di cafè RiBo, le iniziali dei due cognomi.

Il bar venne ristrutturato ed abbellito con i famosi archi, ma dopo 5 anni la storia si ripete, e l’intera struttura viene lasciata nelle mani di Rispoli che, per i turni sfrenati e per il poco aiuto a disposizione è costretto a cederlo 5 anni dopo agli attuali proprietari: i fratelli D’antuono, che dopo aver chiesto e ottenuto la concessione del titolo il bar mantiene il nome da circa 20 anni. 

Attualmente il Ribò resta il bar più centrale di Angri, uno dei più frequentati, situato esattamente al centro della città.

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F.lli Tedesco, un'azienda angrese conosciuta nel mondo

Venerdì, 26 Luglio 2013 22:01 Pubblicato in Curiosita'

Con questo post inizia un viaggio che vuole far conoscere i negozi e le aziende storiche di Angri, realtà e storie conosciute e apprezzate fuori dai nostri confini e spesso sconosciute a molti angresi.

TedescoLa società F.LLI TEDESCO, situata ad Angri in via Campia, proprietaria del marchio “TEDESCO” è strutturata su un’ organizzazione familiare. Fondata nel 1997 è il prodotto della precedente azienda “TEDESCO GERARDO” nata nel 1972.
Infatti, i nonni dei “F.lli Tedesco” sono stati due famosi e apprezzati pasticcieri del passato: il nonno materno “Eliodoro Del Pezzo, prima di aprire un proprio negozio di coloniali e pasticceria, perfezionò la propria arte dolciaria, presso la rinomata ditta “Caflish” di Napoli, azienda (di origini svizzere) titolare di una catena di importanti pasticcerie distribuite in tutta la città partenopea, tanto da far stampare sugli incarti la dicitura: “allievo di Caflish”. Successivamente lavorò nell’azienda conserviera intercontinentale di Angri: l’ “ELVEA”, dove contribuì alla messa a punto della “cotognata” (marmellata di mele cotogne), cavallo di battaglia della ditta angrese nel mondo intero.
Il nonno “Raffaele Tedesco” è stato un vero e proprio punto di riferimento nel campo della pasticceria territoriale per gran parte del paese.

Oggi l’azienda è composta da quattro soci fra cui Tedesco Gerardo (fondatore iniziale). Quest’ultimo è stato pasticciere d’arte da una vita fino a quando intuì che il futuro della pasticceria sarebbe stato il prodotto semilavorato e iniziò ad accarezzare l’idea di produrlo. Inizialmente fu dura e con molti ostacoli, ma la sua caparbietà e gli eventi futuri gli hanno permesso di creare una struttura e un’azienda di notevole spessore. Combattendo contro concorrenze sleali, ribassi dei prezzi e politiche di vendita molto strane.

L’ azienda è certificata secondo la norma “UNI EN-ISO 22000/2005” e attua la politica della qualità applicata non solo alla produzione, ma anche a tutto ciò che concerne la vita aziendale, dalla formazione del personale all’adeguamento alle normative, dagli acquisti ai depositi, ai servizi offerti al cliente. L’azienda è specializzata e consolidata nella fabbricazione di prodotti semilavorati per la pasticceria, occupa attualmente una superficie di 10000 metri quadrati di cui 2000 interamente coperti.

Gerardo Tedesco Esposizione prodotti dolciari presso il complesso turistico alberghiero Faloria a Moena (TN). La foto risale all'agosto 1964.Nonostante i processi produttivi sono continui e veloci gli standard tradizionali non vengono modificati.
La contrazione del mercato nazionale dell’ultimo triennio ha spinto la ditta “Tedesco” a ricercare nuovi territori per garantire il posto di lavoro a 40 dipendenti.

Oggi i semilavorati dolciari della “Fratelli Tedesco” sono presenti in: Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Romania, Malta, Canada, Stati Uniti, Singapore, Sud Africa, Australia e Turchia.

Il mercato estero assorbe il 30% della produzione ed è in crescendo nei progetti della società.

I fini della ditta “Tedesco” sono quelli di modernizzare continuamente gli impianti produttivi affinché ogni segmento aziendale si posizioni al proprio posto per perfezionare sempre di più non solo la qualità dei prodotti, ma anche quella dei servizi offerti al cliente.

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Promesse Angresi nel Mondo. Alessia Coppola e Nunzia Orlando sul podio anche oltre i nostri confini!Si porta a testa alta il nome di Angri in Italia e in Europa e si spera, in un futuro prossimo, anche nel mondo. Tutto grazie alle giovanissime ginnaste angresi Alessia Coppola e Annunziata Orlando.
Le ragazze del team Evoluzione Danza Teatro di Angri, allenate da Anna de Angelis e Francesca Ruoppo, hanno partecipato con successo al campionato internazionale svoltosi in Bulgaria, l’International Rhytmic Gymnastic Competition “Flowers of Bulgaria” and Academic Cup di Sofia, lo scorso 1 e 2 giugno, conquistando entrambe un favoloso argento, una importante vetrina  che le ha viste seconde a pari merito.
GinnasticaAlessia e Nunzia due angresi che si stanno facendo spazio tra i volti noti della disciplina.
Uno sport poco conosciuto e praticato rispetto agli altri. Risultati raggiunti con sacrificio, lavoro e passione, atlete che sognano di diventare professioniste, oggi, una piccola fetta del loro sogno si è realizzato, insieme alle nostre speranze e a quelle delle famiglie e degli staff che le seguono.
Giovanna Aprea, responsabile per Alessia Coppola tiene a precisare: ” Colgo l’occasione per evidenziare la professionalità, l’efficienza e la competenza della Scuola di Danza Evoluzione Danza e Teatro, quale ente di formazione qualificato per varie discipline artistiche e che, con la partecipazione di maestri ed allenatori di comprovata professionalità nazionale ed internazionale, conferisce pregio al territorio angrese, offrendo nel contempo l’opportunità di partecipare ad eventi competitivi di più ampio respiro”


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Pessoa - L’iniziativa del Collettivo CoolturalePessoa. “Il poeta più rappresentativo del XX secolo”.  L’iniziativa del Collettivo Coolturale nasce circa due anni fa dall’ esigenza di trovare un punto di ritrovo. L’idea, inizialmente, era quella di creare un luogo polifunzionale, capace di accogliere l’arte in ogni sua forma. L’artificio si concretizza grazie ad uno dei ragazzi che, mettendo a disposizione un locale, anche se piccolo, riesce a soddisfare le esigenze attuali.
L’ideatrice di questo progetto è stata Azzurra Galeota che grazie all’aiuto di cinque amici: Martina Apicella, Valentina Galeota, Grazia Scognamiglio, Gerardo Gallo e Valeria Lo Schiavo, stanno riscuotendo il favore del pubblico. La risposta all’iniziativa sembra essere positiva, infatti il Collettivo Coolturale conta ad oggi circa 340 tesserati pronti ad emergere in una società repressa.
I sei ragazzi sono attivi da due anni, ma solo da un mese hanno cominciato a concretizzare questo progetto.
La regola è semplice: per entrare bisogna essere tesserati, basta versare annualmente una cifra minima (5 euro).
L’intero locale è stato creato dai sei studenti, che, tra i loro impegni vari riescono sempre ad essere presenti. E’ aperto dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 24:00, fino alle 18:00 funziona come aula studio e bar sociale, durante la sera si organizza maggiormente musica dal vivo, il martedì resta chiuso.
Sono già partiti il corso d’inglese e di chitarra, il 24 maggio vi sarà il gruppo “Cattivo Costume” che interpreterà poesie e musica in un modo personale, mentre il 27 il locale ospiterà Sergio Solli;
inoltre vi sono mostre fotografiche e mostre di pittura, anche se in continua ricerca di nuovi talenti che desiderano mettersi in vetrina. Le varie iniziative possono essere controllate tramite la pagina Pessoa Collettivo sul rinomato social network Facebook.
Il locale è situato in Via Crocifisso, dove, finalmente, si lascia spazio ai giovani e alle loro iniziative.
Il nome “Pessoa” è stato scelto dall’ideatrice Azzurra che è legata particolarmente al poeta Portoghese; nella sua lingua, infatti, Pessoa è sinonimo di Persona.
Un’unione di studenti che riescono a tagliarsi una fetta del proprio spazio dando libero sfogo alla propria fantasia e a quella degli altri.
Voci nude, voci nuove, voci di chi con rabbia, forza e volontà riesce ad emergere e a creare qualcosa.
Di tanto in tanto qualche raggio di sole riesce a farsi spazio in un cielo buio e tempestoso.
Un sorriso di benvenuto è l’abbraccio più caldo e affettuoso che si possa mai trovare. Cordialità, gentilezza e mente aperta e pronta alle iniziative è ciò che contraddistingue questi giovani ragazzi nella ricerca e nella conquista di qualcosa che pian piano, dopo aver rincorso da tempo, può avverarsi.
 I buoni propositi per un futuro prossimo sono quelli di trovare uno spazio più grande per realizzare ciò che ora si fa in piccolo.

In ognuno di noi c’è un piccolo artista, un poeta. E’ un poeta anche colui che abilmente, con le sue mani, non scrive, ma suona. E’ un poeta chi ama, chi sta a pensare, chi sorride, chi prepara drink, chi, con le mani ci lavora. C’è poesia anche nella tristezza di un pianto.

« Il poeta è un fingitore.

Finge così completamente
Che arriva a fingere che è dolore
Il dolore che davvero sente. »

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Parlamento italiano(di Gerardo Tedesco) Il Parlamento della Repubblica Italiana è l'organo costituzionale titolare della funzione legislativa e del controllo politico sul governo. È un parlamento bicamerale composto dalla Camera dei deputati e il Senato della Repubblica.

 Il Parlamento è formato da:

 

- CAMERA DEI DEPUTATI (Montecitorio) formata da 630 deputati; 12 eletti della circoscrizione estera, 618 in Italia.

Vengono eletti dei cittadini che hanno compiuto 18 anni entro aprile.

Possono essere eletti all’età di 25 anni.

 

- SENATO DELLA REPUBBLICA (Palazzo Madama) formato da 315 senatori; 6 eletti nella circoscrizione estera, 309 in Italia. A questi si aggiungo i Senatori a Vita, che attualmente in Italia sono rimasti in 4 dopo il decesso di Giulio Andreotti, per un totale di 319.

I Senatori vengono eletti dai cittadini che hanno compiuto 25 anni.

Possono essere eletti all’età di 40 anni.

Quindi, riassumendo abbiamo un totale di 949 parlamentari.

-          L’indennità parlamentare è pari a 5486,58 Euro mensili.

-          La Diaria (somma giornaliera per rimborso spese) ammonta a 4003,11 Euro mensili, ridotta di 206,58 Euro per ogni giorno di assenza.

-          A titolo di rimborso forfetario per le spesi inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4190,00 Euro (erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza).

-          Per il rimborso spese di trasporto e di viaggio:

   1) 3323,70 Euro trimestrali per il viaggio sino all’aereoporto più vicino (nell’arco di 100 km);

   2) 3995,10 Euro trimestrali per il viaggio sino all’aereoporto oltre 100 km;

   3) 3100,00 Euro è il rimborso che un deputato può richiedere se recato all’estero.

-          I deputati dispongono, inoltre, di una somma annua di 3098,74 Euro per le spese telefoniche.

-          Ogni deputato versa mensilmente il 4,5% dell’indennità lorda: 526,66 Euro per il sistema di assistenza sanitaria che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.

-          Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceverà l’assegno di fine mandato, che è pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

-          l deputato versa mensilmente una quota  l’8,6 per cento, pari a 1.006,51 euro  della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi. In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti. L’importo dell’assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell’80 per cento dell’indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare.

 

La busta paga di un senatore italiano è strutturata come quella di un deputato: vi è la voce indennità, che corrisponde allo stipendio vero e proprio, la diaria e rimborsi; a questi si aggiungono l’assegno di solidarietà (o più comunemente definito di fine mandato), le prestazioni sanitarie e i trasporti.

Lo stipendio medio di un Senatore è di 5613,59 Euro.

A questo vanno aggiunti 13000,00 Euro mensili di un Senatore a Vita.

Inoltre, è di obbligo aggiungere gli stipendi dei sottosegretari, dei portarborse, degli uscieri; le spese dell’enorme quantità di auto blu presenti sul territorio Nazionale.
Queste sono le equità del governo Italiano, mentre basta guardarci intorno per capire in Italia quanto sono “Mazzarò” i Nostri Politici.

“Solo chi ha mal di denti, può capire un altro col mal di denti”,  in effetti, loro,  non possono capire noi Cittadini che stentiamo di arrivare a fine mese. Siamo stanchi di ascoltare chiacchiere e chiacchiere. Cosa si aspetta!? Un colpo alla Rivoluzione Francese?

Un giro di Euro che è veramente immane e del quale, forse, non potremmo nemmeno mai immaginare l’esistenza. Conviene ancora tagliare sanità o scuole? E’ necessario tassare e ri-tassare? Nel boom economico, in Italia, le aziende evadevano il 70-80 %! Perché Equitalia tartassa le piccole-medie imprese che forniscono posti di lavoro e non guarda dove veramente Vi è un problema?
Un popolo stanco di promesse, chiede a voce alta aiuto.

“Per cambiare le cose ci vogliono le grandi rivoluzioni”.

« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »

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Filosofia di vita o vita da filosofi?(Riceviamo e pubblichiamo delle considerazioni fatte da un giovane angrese, Gerardo tedesco sulla sua visione della vita)

La vita. Una parola che oggigiorno suona sempre in modo più strano ed estraneo, antico. Giovani ragazzi, ignari delle sorprese che gli potranno essere riservate, sfidano il pericolo e la morte, fregandosene del valore di ciò che perdono; e spesso.. sono proprio loro a perdersi.

Tutto ha inizio in circa nove mesi, fluttuando in una pancia in piena tranquillità. Senza problemi, pensieri e parole. Qui sorge il primo problema che raccoglie la maggior parte dei giovani di oggi, dai 13 anni in su. Un problema al quanto grave, un omicidio. Far nascere o meno quella creatura che si sta formando nel grembo materno. Come agire? Certo, nel momento del rapporto, entrambi si sono divertiti e poi? Oramai che “il dado è tratto” insorge il problema, quindi perché non pensarci prima? Portare avanti una gravidanza da una ragazzina di 13, 14 anni è al quanto difficile, ma quando c’è stato il divertimento non lo era? Perché allora uccidere una vita, una persona sangue del tuo sangue e non averne scrupoli? Se si uccide, secondo la legge, si va in carcere e come mai in questo caso non vengono presi provvedimenti? Superato questo problema si va avanti e si continua. In modo parallelo, se quella ragazzina porterà avanti la gravidanza, nell’ 80% dei casi il ragazzo scapperà via, incapace di affrontare la vita; lei sarà vista sotto l’occhio della pena. Una bambina che a 14 anni ha già un figlio, vuol dire che è stata molto precoce, che la sua vita cambierà radicalmente e le sarà tutto più difficile, anche nel credere le persone. Se invece quella ragazzina non portava avanti la gravidanza, tradendo i genitori e tutti col silenzio, sarà sempre la solita e spensierata, come se nulla fosse successo, continuerà a divertirsi come prima. ?

Pian piano, poi, si cresce e si inizia ad assaporare la vita, in tutti i suoi colori, da quelli meno belli alla felicità. Si impara e si ha voglia di imparare tutto il possibile, come se si volesse conquistare quasi l’intero mondo; ma ad un certo punto questa voglia svanisce e si pensa ad altro. Inizia una fase della vita dove ci si distrae troppo. Le prime sigarette, le prime ragazze, le prime sbronze, le prime canne e i primi rapporti. Oggi questo è il mondo dei giovani. Se una volta la vita era considerata un bene prezioso, ora viene vista solo come sballo e divertimento, ignorando i veri valori. Quei valori che verranno a galla solo dopo aver fatto delle “puttanate”. Il punto è che i giovani di oggi hanno perso l’essenza della vita, hanno perso il significato di speranza, hanno perso. Si, è duro ammetterlo ma la mentalità dei giovani di oggi è perdente, non tutti lo sanno e chi lo sa non lo ammette. E’ perdente per il semplice motivo che si tende a puntare sempre all’esagerazione, all’esasperazione della realtà, dimenticando le cose più semplici. “C’è bellezza ovunque ma non tutti riescono a vederla”, una massima del confucianesimo. Ovunque la gente esce fuori da se stessa, straripa, tralasciando quell’ io mai trovato, senza magari riflettere. Basterebbe guardarci intorno solo per capire, invece no, si esagera, si sbafa, si commettono errori su errori e poi, come venirne fuori? Si ricomincia a ragionare, non in tutti i casi, solo passata una determinata fascia di età. Ci si rende conto di buona parte degli errori, ci si comincia a girarsi intorno e magari una piccola cosa può renderci felice. Allora ad un certo punto si decide di metter su famiglia, si lavora, si hanno dei bambini, tutto così bello; poi si comincia a diventare anziani e sembra ritornare un po’ indietro, come quando si era neonati. Fino a quando si passa a miglior vita. Un sunto di vita raccontato in poche righe, ma pensandoci bene, la teoria di Woody Allen di vivere la vita al contrario non è poi così male. Risvegliarsi su un letto di un ospedale, superando il trauma della morte, acquistare giorno dopo giorno sempre più energie e pian piano divertirsi sempre più. Avere la spensieratezza di un bambino per poi passare gli ultimi nove mesi della nostra vita fluttuando e venire espulsi con un orgasmo. Purtroppo non è così e i problemi compaiono giorno dopo giorno, bisogna sedersi a tavolino con loro e affrontarli uno ad uno, magari bevendo un buon caffè, superandoli tutti, senza fuggire per strade che momentaneamente smettono di farci pensare a ciò che ci viene posto di fronte, perché attenzione, drogarsi, bere, non lo risolve, a limite lo peggiora. Se da un lato c’è chi con la forza riesce ad affrontare tutto, dall’altro c’è chi subito casca come un peso morto. Questa è vita! E questa è vita?

“Io ho capito che la vita è solo un viaggio di ritorno, che domani è già finita e che ieri è un nuovo giorno”.   

Gerardo Tedesco

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via del MaioDa circa una settimana in via del Maio (la piccola stradina parallela a via Papa Giovanni XXIII vicino al secondo ufficio postale di Angri) è stata apposta una nuova segnaletica orizzontale e verticale, sul lato destro  strisce bianche per 5 posti auto e un posto auto con striscie gialle per il solo scarico-carico merci, sul lato sinistro un divieto di sosta.

A causa dei numerosi residendi, dello spazio limitato e del traffico in orario di apertura dell'ufficio postale, molti continuano a parcheggiare sul lato in cui da pochi giorni vige il divieto.

Inoltre le auto, con l'attuale segnaletica, sul lato destro  dovrebbero essere parcheggiate distanti circa un metro dal muro , esattamente nei loro rettangoli poichè in quel metro, tra le macchine ed il muro, dovrebbero passare ipoteticamente i pedoni, invece tutto ciò non accade, come se la segnaletica non esistesse (foto a sinistra).

In base a queste considerazioni, condannando come prima cosa il non rispetto del codice della strada, ma cercando al tempo stesso di comprendere le esigenze dei residenti, non sarebbe opportuno dare la possibilità di parcheggiare su ambo i lati, come era prima, in modo comunque regolamentato?

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