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Per non dimenticare: 4 anni fa veniva ucciso il sottotenente dei Carabinieri Marco Pittoni In evidenza

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Marco Pittoni4 anni fa, il 6 Giugno 2008, in uno scontro con dei rapinatori in un Ufficio Postale di Pagani, veniva ucciso il sottotenente dei Carabinieri Marco Pittoni.

Il Tenente Marco Pittoni era nato a Sondrio il 30 settembre del 1975. Nonostante i pochi mesi trascorsi nell’agro (aveva assunto il Comando della Tenenza Carabinieri di Pagani), Pittoni si era già fatto notare per la passione e la determinazione con la quale agiva quotidianamente. All’atto del suo insediamento aveva ribadito la speranza di ricevere la collaborazione dei cittadini, affinchè dessero una mano ai Carabinieri nella risoluzione dei tanti mali che attanagliavano questo territorio.

Molto riservato, era uno che amava agire piuttosto che parlare. Ma l’animo generoso e la caparbietà che metteva nel suo lavoro lo avevano fatto presto diventare un punto di riferimento per i paganesi che in lui nutrivano forti speranze.

In diverse occasioni aveva mostrato più il cuore che la forza. Come quando, nel corso di un’operazione, constatò le condizioni di estrema povertà di una famiglia di Pagani e uscito da quell’abitazione vi fece ritorno pochi minuti dopo con una nuovissima bicicletta che aveva appena acquistato per il bambino con il quale si era intrattenuto a chiacchierare.

Marco Pittoni è stato insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per i fatti del 6 giugno 2008 che lo videro "purtroppo protagonista".

Medaglia d'oro al valor militare
«Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all'interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell'arma in dotazione per non compromettere l'incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro. Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d'arma da fuoco. Benché gravemente ferito tentava di porsi all'inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio.»
— Pagani (Salerno), 6 giugno 2008

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