Angri: continua la polemica sulla questione dei fotografi in Chiesa, la replica di Paolo Novi
Mercoledì, 14 Maggio 2014 21:33 Pubblicato in Curiosita'(Riceviamo e pubblichiamo) Egregia sig.ra Antonietta Abete,
mi dispiace dirle che le basi elementari per chi vuol fare del sano giornalismo, prima di pronunciarsi, sono sempre state quelle di ascoltare le ragioni di ogni parte e verificare con accuratezza e obiettività i fatti accaduti. Ma mi rendo conto che essendo lei la vice direttrice del giornale "Insieme" è comprensibile che cerca di difendere in ogni modo il suo “pane quotidiano”. E io sto qui per difendere il mio.
Mi accusa di aver detto solo falsità e calunnie, quindi dicendo ciò vuol negare che domenica scorsa don Silvio ha cacciato fuori dalla "Sua Chiesa" i fotografi professionisti di Angri davanti ad una platea di fedeli. Sta dicendo che la persona di cui si sta parlando è una fotografa professionista che lavora gratuitamente. Sta dicendo che le foto vengono consegnate gratuitamente e che in cambio di esse non vengono chiesti denari, al di là delle tariffe o come si vogliono chiamare “offerte libere e spontanee”.
A noi dell'AFPA non risulta questo, a noi risulta che la persona in questione fa tutt'altro lavoro e che per questo impegno prende regolarmente dei soldi senza rilasciare nessuna ricevuta o altro documento fiscale. Sta negando che proprio qualche mese fa abbiamo avuto un incontro alla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno con don Pier Catello Liccardi che ha presieduto l'incontro. Il religioso, con una disponibilità squisita, ci ha garantito che il problema sarebbe stato risolto a breve. Nel mentre, per tutelare me e tutta l’Associazione, ho studiato le Norme Pastorali redatte dalla Diocesi di Nocera Inferiore - Sarno, se le legga bene e mi faccia sapere dove è scritto quello che lei afferma o se io ho detto delle falsità.
Si è vero, ho chiesto proprio io un incontro con don Silvio il 2 maggio per mediare e far comprendere le ragioni dei fotografi professionisti, e cara vice direttrice Sig.na Antonietta Abete, la sua frase è proprio "azzeccata" non c'e peggior sordo di chi non vuol sentire, ma il tutto è riferito a Don Silvio che non ha voluto proprio ammettere ragioni, non c’è stato nulla da fare, le motivazioni dell’organizzazione sono nel suo modus operandi, quindi niente condivisioni o accoglienze di ragioni diverse. Mi ha detto che nella "SUA CHIESA" ha deciso di fare un percorso pastorale di non lucro, un pò contraddittorio visto che alla mia domanda: "Allora le foto-ricordo le consegnate gratuitamente e senza nessun compenso?" Mi è stato risposto: " EH no…tutto ciò non è possibile!" Dopo questo suo comportamento è stato doveroso da parte nostra rendere pubblica la vicenda per come siamo stati trattati. Quindi assolutamente non credo di aver detto nessuna falsità o di aver calunniato nessuno, ma semplicemente di aver ben esposto i fatti di quella domenica mattina.
Gentilissima sig.ra Abete le porto un esempio che può far capire al meglio le nostre ragioni:
é come se io mi mettessi a fare il dentista, operando sulla gente , però tutti i soldi che prendo le do in beneficenza. Tutto ciò, secondo lei, non va a discapito di chi lavora onestamente, paga le tasse e da sostegno alle proprie famiglie e a tutta la comunità?
A questo punto suggerisco a don Silvio di fare nella Sua Chiesa anche il fioraio e perché no, pure i servizi funebri, così con le offerte libere e spontanee, come voi le chiamate, potete svolgere tutte le missioni umanitarie che si vogliono.
Un'ultima precisazione: è dagli anni ‘40, da quando mio padre iniziò la professione di fotografo, che lavoriamo con fatica e sacrifici quotidianamente, con rispetto, educazione e professionalità e in tutti questi anni non siamo mai stati trattati ed umiliati in tal modo, volendo ricordare a tutti che la nostra e' una professione con la quale diamo pane ai nostri figli e sosteniamo l’economia del paese.
Detto ciò, voglio precisare che né io, né i miei colleghi, interverremo più su questa storia, che mi creda, a mio giudizio, ha solo uno sconfitto , Don Silvio. Lui avrebbe potuto raccogliere le nostre dimostranze in maniera diversa, senza cacciarci fuori dalla chiesa. Si sarebbe potuto trovare un accordo. Ma noi confidiamo che il Vescovo questa volta accolga la nostra richiesta d'incontro e concludo dicendole che sono proprio d'accordo con lei, cara sig.ra vice direttrice, che in natura, a parte la stupidità, che è congenita, nulla si inventa da un giorno all’altro.
AFPA
V.P. Paolo Novi
Addio a don Gerardo Del Pezzo: Angri saluta un altro caro sacerdote
Mercoledì, 14 Maggio 2014 12:26 Pubblicato in UrbanisticaDopo don Giovanni e don Alfonso, Angri saluta anche don Gerardo Del Pezzo che questa mattina ha lasciato la vita terrena per tornare tra le braccia del Padre.
Don Gerardo, classe 1930, avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 6 settembre. Ordinato sacerdote nel 1956, è stato parroco fino a qualche anno fa. Tuttora, celebrava la Santa Messa ogni mattina nella chiesetta della Congrega di Santa Caterina ad Angri.
Sarà possibile dare un ultimo saluto a don Gerardo presso la Collegiata di San Giovanni Battista in Angri fino a domani mattina, 15 maggio 2014, alle ore 9.30 saranno celebrate le esequie.
(foto diocesinocerasarno.it)
Angri 12 maggio 1954-2014: 60 anni fa il miracolo della Madonnina delle Lacrime
Martedì, 13 Maggio 2014 23:50 Pubblicato in Arte e CulturaEra il 12 maggio del 1954 quando in una abitazione a piano terra nei pressi della Chiesa della SS. Annunziata in via Ten. R. Fontanella in casa della famiglia Ferraioli-Attianese, avvenne un fatto storico ed unico.
Intorno alle 14.00 Angelina Campolo sbrigando le faccende domestiche cominciò a pulire con uno straccio il quadretto del Cuore Immacolato di Maria, detto appunto della "Madonnina delle Lacrime di Siracusa", e dopo pochi istanti si accorse che il vetro che copriva l'immagine sacra era bagnato al contrario dello straccio usato fino a poco prima.
A partire dall'altezza degli occhi della Madonnina, venivano giù delle gocce simili a lacrime.
Accorse altre persone della famiglia anche loro constatarono l’insolito evento. Di li a poco tutta Angri era a conoscenza dell’evento.
“Tra Palco e Realta'” in scena sabato 17 maggio con "Felice Sciosciammocca, maestro di calligrafia"
Martedì, 13 Maggio 2014 22:09 Pubblicato in Fuori Citta'Quelli di “Tra Palco e Realtà” andranno in scena sabato 17 maggio 2014, in replica domenica 18, alle ore 20.30 al teatro Leone Dehon della chiesa in S. Antonio Abate (NA), con una commedia divertente e di spessore, nata grazie al genio di Eduardo Scarpetta: Felice Sciosciammocca, maestro di calligrafia.
Sant’Antonio Abate: Passione Azzurra alla sua Terza Edizione
Martedì, 13 Maggio 2014 21:50 Pubblicato in Fuori Citta'Sport, passione e cultura sportiva. Questi i punti di forza di “Passione azzurra: vivo di calcio, tra sport e benessere” organizzato dai soci dell’attivissimo Club Napoli Sant’Antonio Abate.
Promosso al fine di sensibilizzare i giovani al sano senso dello sport, “Passione Azzurra” è un format che unisce tifo sano e spirito di gruppo a cultura dello sport e del benessere. Una formula vincente, attraverso la quale il Club Napoli Sant’Antonio Abate riesce a donare due intense giornate dedicate allo sport alla propria città, giornate che vedono teoria e pratica alternarsi in maniera superba, evidenziando le eccellenze sportive presenti sul territorio.
Giunto alla sua terza edizione, l’evento si svolgerà in due momenti differenti: la conferenza di presentazione e la giornata della “Cittadella dello sport”.
La conferenza avrà luogo lunedì 19 maggio ore 19.30 presso il Palatenda sito in via De Luca. Nel corso dell’incontro, sarà presentata la “Cittadella dello Sport” che verrà realizzata nell’ ottobre prossimo in collaborazione con tutte le associazioni sportive abatesi ed alcuni istituti scolastici del territorio.
Alla conferenza prenderanno parte giornalisti, registi, scrittori e medici dello sport, atleti e ospiti del mondo del calcio. Attraverso la loro esperienza, gli ospiti forniranno testimonianza di quanto le pratiche sportive contribuiscano al benessere fisico e psicologico di chi le pratica.
L’evento terminerà con la premiazione degli atleti abatesi e delle associazioni sportive locali che, nel corso dell’anno, si sono distinti per merito ed obiettivi raggiunti.
La risposta di don Silvio Longobardi alla polemica dei fotografi angresi
Martedì, 13 Maggio 2014 21:20 Pubblicato in Curiosita'Nessun costo e nessuna tariffa, solo offerte libere destinate a sostenere progetti in Burkina Faso. La risposta di don Silvio Longobardi alle accuse infondate dell’Associazione Fotografi professionisti Angresi
È stato diffuso ieri un comunicato firmato dall’Associazione Fotografi Professionisti Angresi, contenente una serie di accuse infondate nei confronti di don Silvio Longobardi, parroco della Comunità santa Maria del Carmine, nonostante il sig. Paolo Novi, membro dell’associazione e autore dello stesso scritto, sia stato ricevuto dal parroco lo scorso 2 maggio 2014, nell’ufficio parrocchiale, e a lui siano state esaustivamente presentate le motivazioni e le scelte pastorali del sacerdote.
I fotografi sostengono di essere stati “cacciati fuori dalla parrocchia” mentre si celebravano le Prime comunioni, perché il parroco avrebbe deciso di favorire una fotografa sua “fiduciaria” la quale percepirebbero un compenso più alto rispetto a quello chiesto dai membri dell’associazione. Una prima calunnia.
Don Silvio Longobardi, da vent’anni impegnato in attività di sostegno alle famiglie e ai minori, qui nel nostro Agro (ha fondato la casa di accoglienza Maria Madre della Vita a sant’Egidio del Monte Albino e la Cittadella della carità in Angri) e nel mondo (in Burkina Faso e in Ucraina) ha scelto di adottare uno stile pastorale basato sulla liberalità, coinvolgendo fotografi che prestano gratuitamente la loro opera professionale. Non ci sono costi, non ci sono tariffe, ci sono semplicemente offerte. E ciascun fedele partecipa, nella misura in cui lo ritiene, alla vita e al sostentamento della comunità parrocchiale. Questo criterio vale per tutte le celebrazioni, compresa la prima Comunione. Alle famiglie non è stato chiesto e non sarà chiesto nulla, ciascuno ha dato o darà la sua offerta, liberamente. I fotografi che hanno dato la disponibilità a collaborare al servizio della comunità santa Maria del Carmine in Angri non riceveranno alcuna remunerazione per il lavoro svolto con competenza e professionalità. Le libere offerte della famiglie saranno destinate a progetti di carità che l’associazione Progetto Famiglia svolge in Burkina Faso.
Nel comunicato si accusa il sacerdote di avere una visione “proprietaria della Chiesa”. Il parroco è il primo responsabile della comunità ed ha il diritto di scegliere i collaboratori, e tali sono anche i fotografi, stando alle Norme pastorali recentemente pubblicate dal Vescovo. In merito alla scelta dei fotografi, non si tratta di una sola persona – come maliziosamente vuole far intendere il comunicato – ma di più persone, almeno tre fino a questo momento, che hanno dato la loro disponibilità a collaborare a titolo totalmente gratuito.
Il parroco non ha mai chiesto ai fotografi di uscire dalla Chiesa, ha chiesto la cortesia di non occupare lo spazio antistante l’altare per fare fotografie durante la celebrazione eucaristica. Sia prima che dopo la celebrazione, essi hanno potuto liberamente scattare foto. E anche durante la celebrazione, come tanti presenti possono testimoniare.
Per quanto riguarda l’accordo con la Curia, i fotografi e i fiorai sono stati ricevuti in Curia per presentare loro le nuove Norme pastorali. Non risulta che il parroco abbia ricevuto un esplicito e formale impedimento da parte del Vescovo a continuare nell’azione pastorale intrapresa.
Tutte queste cose, come ribadito sopra, sono state spiegate al sig. Paolo Novi in un incontro personale, da lui chiesto, avvenuto venerdì 2 maggio 2014 nell’ufficio parrocchiale. Evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire se a distanza di pochi giorni viene firmato un comunicato pieno di bugie e inesattezze.
Ultima precisazione: c’è una storia ventennale di carità, scritta con fatica e sacrifici, che parla del nuovo parroco, al suo vocabolario appartengono parole come liberalità e gratuità e non gli epiteti che in maniera calunniosa gli sono stati messi in bocca. In natura, a parte la stupidità, che è congenita, nulla si inventa da un giorno all’altro.
Antonietta Abete
vicedirettore di Insieme
mensile della diocesi Nocera Inferiore - Sarno
Basket : ASD Angri Pallacanestro conquista la finale play off
Martedì, 13 Maggio 2014 00:12 Pubblicato in SportGrazie ad una vittoria voluta e sofferta i ragazzi dell'ASD Angri Pallacanestro conquistano la finale play off della serie D. Battendo in semifinale lo Sporting Portici per 61 a 55 in gara 3, il team angrese centra un obiettivo storico ed importantissimo, mai raggiunto prima, la finalissima per approdare in serie C.
Un successo meritato e sudato da tutti i componenti della squadra, dai giocatori ai dirigenti.
In bocca al lupo ragazzi!!!
Comune di Angri: corso di nuoto per 300 ragazzi tra i 6 e i 14 anni
Martedì, 13 Maggio 2014 00:04 Pubblicato in Idee e ProposteComune di Angri: corso di nuoto per 300 ragazzi tra i 6 e i 14 anni
Universita' di Salerno: Mercoledi' 14 maggio appuntamento con "Vivere di Videogames 2014"
Martedì, 13 Maggio 2014 00:02 Pubblicato in Fuori Citta'Mercoledì 14 maggio presso l'Università di Salerno un appuntamento dal fitto programma “Vivere di Videogames 2014”, un evento organizzato dalle associazioni studentesche Archimede Informatica e Unita della coalizione Agorà, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica e Orientamento in Uscita del Corso di Laurea in Informatica dell’Università di Salerno.
Una giornata davvero preziosa per gli appassionati e i professionisti del settore. Si avvicenderanno, infatti, dalla mattina fino al pomeriggio relatori del calibro di Giovanni Caturano di Spinvector, Thalita Malago per AESVI, Valerio Pullano di GamePix, John Spitzer di NVIDIA.Alla Kermesse parteciperanno anche i ragazzi di Mangatar, una "realtà" nata proprio ad Angri.
Una iniziativa che ambisce a cercare nuove idee e a favorire la creazione di nuove imprese sul territorio.
Angri: la polemica tra i fotografi angresi e il Parroco della Parrocchia del Carmine
Martedì, 13 Maggio 2014 00:01 Pubblicato in Curiosita'(Riceviamo e pubblichiamo) Date a Cesare quel che è di Cesare date a Dio quel che è di Dio...
Così l'AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri) risponde all'atteggiamento del nuovo parroco della Parrocchia della Madonna del Carmine di Angri.
L'AFPA è un'associazione che da anni unisce i fotografi professionisti del paese con lo scopo di scambiare idee, condividere percorsi, prevenire dissapori e rivalità, ma anche una associazione che organizza eventi fotografici, concorsi e corsi di fotografia. Garantisce inoltre servizi professionali ai clienti durante tutte le funzioni religiose più caratteristiche come le Prime Comunioni e le Cresime.
Angri è stata una delle prime città ad adottare il turno di presenza con uno dei fotografi associati. Così c’è meno confusione e si riesce a rendere al meglio alle famiglie l’opera artistica che immortala un ricordo che è per sempre. Questa cosa è risultata apprezzata da tutti i parroci delle chiese di Angri: un modo per lavorare tutti serenamente e in armonia, con servizi a costo giusto per la clientela e con il massimo rispetto per le Istituzioni Religiose. Tanto è vero che il tutto è stato suggellato con un accordo , e quindi riconosciuto anche dalla diocesi di Nocera-Sarno, in uno degli ultimi incontri periodici avvenuto tra i fotografi professionisti e la Curia Vescovile, anche perché l'AFPA è l'unica associazione del comprensorio, che da anni garantisce serietà e professionalità. Ma veniamo al fatto: l'associazione sostiene che il nuovo Parroco della Madonna del Carmine Don Silvio, secondo una visione “proprietaria” della Chiesa, che invece dovrebbe essere patrimonio di tutti, ha deciso di far effettuare i servizi fotografici ad una persona da lui scelta, ovvero ad una fotografa non professionista e per giunta nemmeno di Angri. Questa ragazza fiduciaria di don Silvio, a lavoro svolto, percepirà una quota più alta di quella che normalmente i fotografi professionisti angresi chiedono. Un gran controsenso per un parroco che predica il non lucro, ma che a conti fatti si rende complice di comportamenti contraddittori . Insomma un regime di “monopolio” che offende il buon senso, genera concorrenza sleale, favorisce l'abusivismo, evadendo tasse e andando contro i criteri di legalità, il tutto a discapito del mondo dei professionisti fotografi e delle imprese. Inevitabilmente tutto ciò farà aumentare il costo finale per la clientela in quanto in questo modo si toglie il pane quotidiano a chi vive di un lavoro onesto e di passione artistica per la fotografia.
Un'ingiustizia che viene proprio da chi dovrebbe tutelare il valore dell’Amicizia, della Serenità, dell’Uguaglianza, da chi dovrebbe essere insomma un Padre per tutti!
Tuttavia i Fotografi Professionisti hanno deciso di manifestare pacificamente il loro disaccordo senza creare nessun disagio né agli eventi religiosi, né all’uomo di fede, con la speranza che la Santa Immagine della Vergine saprà illuminare il Pastore smarrito affinché trovi la giusta strada del buon senso e della convivenza sul territorio.
N.P. AFPA (Associazione Fotografi Professionisti Angri)
La risposta di don Silvio Longobardi alla polemica dei fotografi angresi (clicca qui)